
Per chi come me, per lavoro, per amore e/o per diletto si sorbisce un sacco di film in sala, il cinema può diventare a volte pesante. Prendi i Festival, ad esempio. Sei costretto a svegliarti a orari antelucani per la prima proiezione del mattino, che in genere è intorno alle 9. Ma al primo canto del gallo un’orda di disadattati occhialuti e col capello invariabilmente unticcio scattano in piedi e si affrettano alla sala perché vogliono essere sicuri di non restare fuori. Il risultato è che alle 7.30 c’è già un carnaio e sono partiti gli sputazzi, entro le 8 si arriva alle mani e per le 8.30 inizia a scorrere il sangue. Se tutti si presentassero alle 8.45, come sarebbe logico, potremmo svegliarci con calma, fare una buona colazione e avviarci di buonumore.
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