La fissa del telefono.
Appena riescono a coordinare due movimenti, i bebè passano dall'ossessione per la tetta della mamma alla fissa per il cellulare della mamma.
Preferiscono gli smartphone, con una netta predilezione per la tecnologia Apple, non disdegnano cordless, citofoni e qualche vecchio modello con la ruota per comporre i numeri. Questa costante è riscontrata anche dalle mamme che intervisto ogni giorno. Sentite questi appelli disperati che mi vengono confidati privatamente: “Io corro da lui, ma lui mi schiva con una manata e mi prende il telefono dal borsetta” confessano, o anche: “Se non gli do il telefonino strilla come uno squilibrato”. Qualche sfortunata deve confessare anche che: “Se non c'è l'ultima App sui versi degli animali di zio Tobia, me lo butta nel cesso!”.
Voi, ignare, regalategli pure il peluche. Regalategli il gatto. Portatelo a conoscere altri bambini.
Sarà una guerra persa.
Il suo peluche preferito è l' avatar dell' app, “My sweet nursery”, come gatto vuole solo Pusheen, i coetanei preferisce contattarli su Facebook per condividere un biberon notturno.
Non siamo pronte a tutto questo!
Siamo cariche di un immaginario antidiluviano: vogliamo che gattoni nel prato verde, che faccia amicizia con la capretta, che si faccia cullare al suono dell'orologio a pendolo!
Noi siamo romantiche, vorremmo trasferirci in campagna per crescerlo nella natura a contatto con l'asinello Filippo e la gallina Claretta.
Mamme : non ci siamo, ammettiamo di essere assolutamente state sconfitte, come delle vecchie dementi e accettiamo fin da ora e che come tali ci tratterà il nostro tecnologico pargoletto mano a mano che crescerà.
E' inutile che cerchiate di farlo affezionare all'oggetto transazionale, quello sta già aprendosi un profilo su Linkedin per far accedere la maestra d'asilo alla sua rete. Sappiate che quando vi viene incontro con amore è solo per sfilarvi dalla tasca il vostro Iphone. E se non è Apple sono casini! I neonati di nuova generazione sono molto sofisticati. Il fatto che voi cediate non è una soluzione. Stremate, glielo lasciate prendere, lo abbiamo fatto tutte, magari per levarci le scarpe, sederci, disfare la lava piatti. Certo, ma il cucciolo che fa col nostro apparecchietto? Dopo averlo assaggiato e coperto di bava, manco fosse una lumaca, dopo esserselo mordicchiato per rifarsi i dentini, dopo averlo sbattuto forte a terra e averlo ripreso, inizia a usarlo.
Il bebè sfodera i suoi dolci ditini (magari untini di pappina). Tra tutte e dieci, sceglie l'inidicino con l'unghietta anche un pochino affilatina e fa andare il touchscreen con la conoscenza innata che si è formata da quando lo spermatozoo ha mandato un sms alla cellula uovo e lei gli ha dato l'amicizia nell'utero.
Per prima cosa vi fa acquisti con la carta di credito registrata, poi scrive sms in una lingua aliena o magari compone involontariamente la parola "CACCA" e fa invio (Sempre involontariamente, neh,) a indirizzi ben selezionati tipo “Critico stronzo” oppure “Amministratore delegato”.
Poi inizia a telefonare a vostra madre, a una parente, alla suocera, mentre voi ignare che sia partita una chiamata state parlando male proprio di lei. Oppure compone un numero sconosciuto, magari gli gira via sms le vostre password salvate come finti contatti. Bancomat, carta di credito, paypal, posta elettronica, sexyshop.
Poi compone il 113, confessa che “Nghì e nghè gu gugug rrrrr bebebebè mamma mamma”. Dopo un po' la poliziotta di turno al centralino vi richiama incazzate vi chiede se siete voi la madre e di badare a vostro figlio con più cura. Oppure manda una voltante ad arrestarvi per sciatteria, trasandatezza, trascuratezza.
Non ultimo, vi punta una sveglia che suona a mezzanotte, una che suona alle quattro, una che suona alle sei.
Se vi distraete un secondo, s'appropria del telefono e lo seppellisce nella sabbietta del gatto, ve lo mette in modalità silenziosa e lo fa sparire tra i suoi giochi, lo butta nel wc/spazzatura/ lancio dalla finestra/ciotola del gatto/sotto i vostri piedi che lo schiacciano.
E' vero o no?
E allora, come dobbiamo fare? chi lo sa. Il consiglio a me caro dell'amica Benedetta: chiudi il copriwater.
Et Amen.
POSTFAZIONE: Questo post è così fortunato da godere del fregio di una doppia illustrazione: quella dell'artista Alice Azario, già nota vignettista di situazioni MDP, e la novella "Kamo", dietro al cui nickname si cela una misteriosa identità, come quei talenti che per timore pubblicano sotto pseudonimo. Ringrazio entrambe con affetto di aver dedicato tutto il loro tempo libero a disegnare sulla carta igienica queste divertentissimi situazioni di vita famigliare.
Infine auguro a tutti
PEACE, LOVE AND SMARTPHONE.
Poi compone il 113, confessa che “Nghì e nghè gu gugug rrrrr bebebebè mamma mamma”. Dopo un po' la poliziotta di turno al centralino vi richiama incazzate vi chiede se siete voi la madre e di badare a vostro figlio con più cura. Oppure manda una voltante ad arrestarvi per sciatteria, trasandatezza, trascuratezza.
Non ultimo, vi punta una sveglia che suona a mezzanotte, una che suona alle quattro, una che suona alle sei.
Se vi distraete un secondo, s'appropria del telefono e lo seppellisce nella sabbietta del gatto, ve lo mette in modalità silenziosa e lo fa sparire tra i suoi giochi, lo butta nel wc/spazzatura/ lancio dalla finestra/ciotola del gatto/sotto i vostri piedi che lo schiacciano.
E' vero o no?
E allora, come dobbiamo fare? chi lo sa. Il consiglio a me caro dell'amica Benedetta: chiudi il copriwater.
Et Amen.
POSTFAZIONE: Questo post è così fortunato da godere del fregio di una doppia illustrazione: quella dell'artista Alice Azario, già nota vignettista di situazioni MDP, e la novella "Kamo", dietro al cui nickname si cela una misteriosa identità, come quei talenti che per timore pubblicano sotto pseudonimo. Ringrazio entrambe con affetto di aver dedicato tutto il loro tempo libero a disegnare sulla carta igienica queste divertentissimi situazioni di vita famigliare.
Infine auguro a tutti
PEACE, LOVE AND SMARTPHONE.