
6 ore fa “e se proprio non sai cosa leggere di ebook questa settimana prova questo, che è corto” Stefano Pellegrini
E io ho detto. E' corto. E' il primo uomo che mi dice "è corto" e io provo un entusiasmo irrefrenabile.Ti amo. Cade a fagiuolo. Tante foto, poco testo e scritto bello grande. quindi, alla fine è corto, ma è bello grande. pRENDO L'EREADER e come una pazza invasata insulto la mia lettura precedente: "Vaffanculo brutto mattone, adesso posso dirtelo che eri illeggibile per una mamma.
Prendo Stefano e me lo somministro subito. Ho attaccato il cavo dell'e-reader e mi sono succhiata ...
TUTTO quello
che mi serve
VERAMENTE
sapere l’ho
imparato in
BOVISA
che per una che ha intitolato il suo libro “Sfasciare il bambino non vuol dire farlo a pezzi” (cioè la sottoscritta. Lo avete letto, no?) e per Lina Wertmuller , è un ottimo titolo. Carissimo Stefano Pellegrini, sei un fico pazzesco. Te lo dice una mamma che lo sa. Io, davvero, questo vademecum sulla Bovisa, scritto da un borgataro de Bassano Romano, (dajee che Roma mo' torna a soridè) io, che ho dovuto leggere con una mano sola, mentre tenevo la testa poggiata sulla spalla per chiudere l'orecchio sinistro e con la mano sinistra tappavo l'orecchio destro (ma vi farò un disegnino più avanti), io, che ho letto tuttodunfiato (saltando solo un episodio, ma mentre scorrevo con il dito, la tata mi chiedeva a che ora mio figlio aveva fatto la cacca e di che colore, e così ho dovuto concentrarmi su quello, voi mamme capite). Riprendo fiato. Io, dicevo, ho letto questo ebook tuttodunfiato con il sottofondo continuo della tata, che è una vera e propria speaker radiofonica, io (ho quasi finito il periodo, forza gente!) questo libro, io che sono una che scrivo, io mi sono davvero impazzita per 'sto libro. E' bello poi dirsi bene tra gente che noi si sa fare di scrittura.
Che poi la gente non sappia come fare a leggerlo e dove comprarlo, questo è tutt'altro discorso.
Vi do un indizio. In Bovisa, girate e chiedete. Qualcuno saprà indicarvi.
Ci sono affreschi, spaccati, schizzi e un intero episodio degno di un radiodramma di radiodue. c'è una bella padronanza della poesia, spalmata come un colore di sfondo perfettamente percettibile con tutti i sensi. C'è il solito filone romantico, che io non disdegno, solo che ho da fare coi pannolini.
Erotismo poco, solo quando ci elenca gli abitini del manichino del sexy shop. (A proposito, quanto costava quello da catwoman? A mio marito piacerebbe che lo mettessi, devo fare un po' di palestra che mi sono imbolsita, è contenitivo? Lo dico per tutti, perchè, per esempio se invece di avere il vitino da vespa di Michelle Pfeiffer, sei la sciura Maria della Bovisa, quella che coltiva le coste sul retro della casa, mi sa che ti viene più "donna panda" che gatta)
Vi giuro, mamme, che questo si legge davvero con un occhio solo, e che l'occhio ci si appiccica ben bene allo schermo. Si legge con un piede solo, in bilico su un pannolino sporco di cacca mentre si sta dando un calcio alla palla del bebè, si legge con un orecchio tappato, con una narice occlusa, con una gamba depilata. E fin qui tutto bene. Una sola questione resta per me ancora irrisolta. Ma cosa ci fa un romano alla Bovisa? Beve spuma? Sarà stato immigrato forzatamente per ragioni di lavoro? Allora sicuramente avrà imparato che “Padrun cumanda, caval el trota”
Prendete un Kindle a colori o un ipad 2. Compratelo apposta per leggervi questo pamphlet. Eccovi un assaggio: Il credo della Bovisa 1. Bovisa è una repubblica multietnica. 2. La 90 prima o poi mi riporterà a casa. 3. In Bovisa c’è tutto, basta saper cercare. 4. Ogni barista, proprietario di gelateria o benzinaia è un tipo curioso con qualcosa da raccontare. 5. Il kebab è nutriente, multivitaminico e antiossidante. 6. Il posto migliore per bere birra calda è il parcheggio del Penny. 7. Non esiste piazza più brutta e più bella di piazza Schiavone. 8. Alla stazione, il treno non arriverà MAI al binario previsto: non è un disservizio, è come Bovisa ti insegna che la vita è imprevedibile.
Le foto sono suggestive. Le ha scattate il suo coinquilino, e i coinquilini sono i migliori colleghi. Collega di merenda collega di bagno, collega di lavapiatti...