
Per le amanti dell'amore in ascensore (Come diceva già ai tempi Ambra: “batte forte il cuore – primo piano in ascensore”) è uscito con emmabooks “Qui per te” di Paola Gianinetto.
Incuriosita dal suo repentino successo di vendite l'ho letto anche io. Sono stata abbagliata da una tonalità rosa romantico che più rosa non si può: questo romanzo è la trasposizione dei segreti femminili inconfessabili, a partire proprio dall'uomo nell'ascensore - anche se io in ascensore preferirei, se proprio parliamo di sogni inconfessabili, una squadra di rugbisti.
Mentre il bambino mi addenta la mano libera per farsi venire fuori i dentini, io, in anestesia totale da “vediamo come va a finire” canto una canzoncina (il gran lupo non temiam, non temiam...) e leggo dell'allupata giovane cappuccetta rosa che come già in un altro libro emmabooks, si ritrova in ascensore con un adone scintillante il cui sudore profuma di Chanel.
Svenevoli ragazze: attente!!! State in guardia!!! Oppure sì, fatelo, e quando vi ricapita?: se vi bloccate tra due piani con un bel giovanotto, allora svenite! Successo assicurato.
Mentre mio figlio mi mastica il pollice con le gengive dure, penso che a me, l'ascensore di freudiana memoria, non è mai capitato. Cioè, lo sogno spesso (mio figlio adesso mi sta ciucciando la manica della maglia nuova quindi tra un po' forse dovrò dargli da mangiare) però, nella vita, mi si è bloccato una volta sola: ero con il figlio dei vicini che stava portando fuori il cane a pisciare.
Un chow chow.
(L'ho scoperto ora, guardando su google cani+grossi+pelosi).
Il suddetto “ciao ciao” era già da un po' in ritardo con la sua fisiologica passeggiata, non so se era per questo, ma la sua lingua, pendente due metri dal muso, era di colore bluastro e i suoi occhi, appena percettibili sotto il pelo, mi fissavano con ingordigia. Quasi come nel libro testé letto.
Solo che io mi sono vista bene di non svenire e l'ascensore, premendo un paio di volte, è ripartito.
Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere. Il ragazzino era divertito ma sapeva il rischio che entrambi correvamo.
Quindi, per dire, perfino io che non ho mai saputo ficcarmi nell'occasionale cabina bloccata con gran bel figo, alla fine mi sono divertita a leggere questa love story, che vi consiglio e che merita il suo successo di vendite. Bisogna riconoscere la mia scorbutica ed invidiosa inferiorità: il genere sentimentale non mi riesce! Magari se vado avanti a leggerne, prima o poi potrò “tingervi di rosa” il nostro scemissimo mummy-blog. E adesso vado perchè i succhi gastrici di mio figlio mi stanno intaccando la carne dell'avambraccio! (E devo finire di compilare la domanda del sussidio di maternità dell'inps). Buon lunedì a tutti!
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