
Fedor in un giorno allegro
Ma tu l'hai letto Fëdor Michajlovic Dostoevskij ? Mi hanno chiesto. E io: Cosa? Le notti bianche? Delitto e castigo, I fratelli Karamazov? No i fratelli Karamazov non ce l'ho fatta, ho letto solo il titolo, lo rimando a quando ho dormito 7 mesi e il mio cervello -se mai c'è stato un cervello - funziona ancora. I demòni o dèmoni? Memorie dal sottosuolo? Cosa? L'idiota? Cosa devo leggere?
IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO.
Che roba è? No... macchè... ora lo leggo. Se sono in grado, visto che so leggere solamente libri dal contenuto lieve, con la scusa che in allattamento mi aiutavano a far aumentare il latte a raddolcirlo e a ingrassarlo.
Infatti così è stato, ma ora le esigenze di una mamma cambiano, crescono, si rimettono il vestitino e escono a far festa con gli amici. Quindi prima di affrontare un libro che non conosco di cotanto autore, sono pervasa da un massiccio senso di inferiorità/inadeguatezza.
Tra le altre cose un amico stasera mi ha detto che la ghiandola Pineale (che racchiude in sé la connessione tra mente e corpo), si ricarica solo se si dorme tra mezzanotte e le due. MA IO NON HO MAI DORMITO PRIMA DELLE DUE!!!
Si può leggere Dostoevskij con la ghiandola pineale scarica? ... e così, impaurita dalla terribile sconfitta della mia ghiandola pineale sui Fratelli Karamazov, mi sono apprestata a leggere Il sogno di un uomo ridicolo.
la fortuna ha voluto che alle volte Fedor venisse incontro alle neomamme con sette mesi di sonno interrotto da insonnia e necessità figliesce, e scrivesse per loro una letteratura morbida, accessibile e allo stesso tempo spirituale, colma di poesia e avventurosa.
Dico la verità: Ho letto il libro in TRE NOTTI in bianco
Prima notte: quando il protagonista, colto da indifferenza patologica per tutto ciò che la vita ha da offrirgli, decide finalmente di prendere la pistola e puntarsela alla nuca sono stata interrotta.
Ho passato un pessimo quarto d'ora pensando <<ma s'ammazza o no? ma se s'ammazza perchè non sono al 100% del libro? cosa succede: s'ammazza e poi vediamo la sua vita dopo la morte? s'addormenta prima d'ammazzarsi? eh? Figlio mio? che succederà? io ho abbandonato sul comodino (che non ho) un uomo con una pistola in mano, deciso a uccidersi. sì davvero. Ha detto m'ammazzo: e allora? E si è risposto "allora". Niente il suo intento è segnato. ora s'ammazza. sì scusa, forse tu vuoi un po' d'acqua? Una camomilla? Un pannolino? Una coccola? E se mentre siamo qui a coccolarci quello s'ammazza?>>
Buio.
Fine della prima tranche di lettura. Mio figlio, perfettamente sveglio, mi martella con il ciuccio sulla ghiandola pineale mentre io dormo, vinta dal conflitto e dall'apprensione, orribilmente stesa sul divano, colando moccio da una narice.
Seconda notte: immersa nel sogno dell'uomo che sogna una realtà meravigliosa in cui tutti sono liberi da preconcetti non ci posso credere e svengo con il kindle che mi frattura il naso cadendomi in faccia. Il dolore della cartilagine smaciullata non mi sveglia.
Terza notte. L'uomo rovina tutto, un po' come quando sono stata invitata al matrimonio di mia zia a dodici anni e le ho lanciato addosso una rana. L'uomo ha un'illuminazione e un risveglio spirituale che cerco di spiegare al bebè, ma lui si ostina a lanciarmi in testa una bottiglia sanpellegrino vuota a mo' di clava.
<<Mamma>>, scandisce il mio bambino di sette mesi che non ha mai parlato, << lascia perdere, tanto non capisci un cazzo, con te Dostoevskij è come dare perle ai porci.>>
Faccio appena in tempo ad urlare <<miracolo, mio figlio è un genio!>> quando scopro che a dare un suono al labiale di mio figlio è mio marito nascosto dietro alla parete. Eccolo qui il nostro meraviglioso uomo ridicolo!
IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO.
Che roba è? No... macchè... ora lo leggo. Se sono in grado, visto che so leggere solamente libri dal contenuto lieve, con la scusa che in allattamento mi aiutavano a far aumentare il latte a raddolcirlo e a ingrassarlo.
Infatti così è stato, ma ora le esigenze di una mamma cambiano, crescono, si rimettono il vestitino e escono a far festa con gli amici. Quindi prima di affrontare un libro che non conosco di cotanto autore, sono pervasa da un massiccio senso di inferiorità/inadeguatezza.
Tra le altre cose un amico stasera mi ha detto che la ghiandola Pineale (che racchiude in sé la connessione tra mente e corpo), si ricarica solo se si dorme tra mezzanotte e le due. MA IO NON HO MAI DORMITO PRIMA DELLE DUE!!!
Si può leggere Dostoevskij con la ghiandola pineale scarica? ... e così, impaurita dalla terribile sconfitta della mia ghiandola pineale sui Fratelli Karamazov, mi sono apprestata a leggere Il sogno di un uomo ridicolo.
la fortuna ha voluto che alle volte Fedor venisse incontro alle neomamme con sette mesi di sonno interrotto da insonnia e necessità figliesce, e scrivesse per loro una letteratura morbida, accessibile e allo stesso tempo spirituale, colma di poesia e avventurosa.
Dico la verità: Ho letto il libro in TRE NOTTI in bianco
Prima notte: quando il protagonista, colto da indifferenza patologica per tutto ciò che la vita ha da offrirgli, decide finalmente di prendere la pistola e puntarsela alla nuca sono stata interrotta.
Ho passato un pessimo quarto d'ora pensando <<ma s'ammazza o no? ma se s'ammazza perchè non sono al 100% del libro? cosa succede: s'ammazza e poi vediamo la sua vita dopo la morte? s'addormenta prima d'ammazzarsi? eh? Figlio mio? che succederà? io ho abbandonato sul comodino (che non ho) un uomo con una pistola in mano, deciso a uccidersi. sì davvero. Ha detto m'ammazzo: e allora? E si è risposto "allora". Niente il suo intento è segnato. ora s'ammazza. sì scusa, forse tu vuoi un po' d'acqua? Una camomilla? Un pannolino? Una coccola? E se mentre siamo qui a coccolarci quello s'ammazza?>>
Buio.
Fine della prima tranche di lettura. Mio figlio, perfettamente sveglio, mi martella con il ciuccio sulla ghiandola pineale mentre io dormo, vinta dal conflitto e dall'apprensione, orribilmente stesa sul divano, colando moccio da una narice.
Seconda notte: immersa nel sogno dell'uomo che sogna una realtà meravigliosa in cui tutti sono liberi da preconcetti non ci posso credere e svengo con il kindle che mi frattura il naso cadendomi in faccia. Il dolore della cartilagine smaciullata non mi sveglia.
Terza notte. L'uomo rovina tutto, un po' come quando sono stata invitata al matrimonio di mia zia a dodici anni e le ho lanciato addosso una rana. L'uomo ha un'illuminazione e un risveglio spirituale che cerco di spiegare al bebè, ma lui si ostina a lanciarmi in testa una bottiglia sanpellegrino vuota a mo' di clava.
<<Mamma>>, scandisce il mio bambino di sette mesi che non ha mai parlato, << lascia perdere, tanto non capisci un cazzo, con te Dostoevskij è come dare perle ai porci.>>
Faccio appena in tempo ad urlare <<miracolo, mio figlio è un genio!>> quando scopro che a dare un suono al labiale di mio figlio è mio marito nascosto dietro alla parete. Eccolo qui il nostro meraviglioso uomo ridicolo!