Ho capito l'ansia di vita che si srotola lungo i navigli il sabato sera, dopo una settimana in ufficio, o alla cassa dell'Esselunga. Ho capito l'esaltazione che ti prende i primi mesi che sei a Milano, quando tutto è nuovo e tutto è tanto, e Milano è un grosso parco giochi che chiede solo di essere esplorato.
Ho capito lo scoramento dei mesi successivi, in cui ti rendi conto che non è facile vivere in un parco giochi.
Faccio cadere un poco di cenere nella mezza noce di nocco che teniamo in balcone. Ti ho capita, penso. Ho capito i circoli arci e le modelle del privè. il salone del mobile e i teatri di periferia. Il tango clandestino e i vecchi magazzini occupati.
Ti conosco, ormai. Conosco il substrato di spocchia e intellettualume che ti porta talvolta a creare gioelli, la tua fame di novità che ti fa stare un passo avanti agli altri. Conosco la mano con cui accogli, e quella con cui stritoli.
Conosco le tue rughe e i tuoi occhi, e ormai so chi sei. C'è solo una cosa che di te, e che per me è ancora mistero
Avvicino la sigaretta alla bocca, e tiro un lungo respiro di carta, catrame, e additivi.
Mi spieghi perché cazzo qua ordinano l'orzo piccolo in tazza grande?
Insomma, cosa cazzo cambia? Dovete fare i fichi per forza? Lo so che siamo la nazione del caffè macchiato caldo in bicchiere di vetro freddo, ma per dio, bicchiere di vetro, plastica o mortadella FA differenza sul sapore, chiedete a chi volete; ma un cazzo di orzo in un ditale o in un secchio, vuoi veramente farmi credere che noti la differenza, porco di un ...
Calma. Respira. Forse sei solo vittima dei tuoi pregiudizi da terrone. Forse c'è differenza, e non te accorgi perché cavolo, nella tua vita se ti accorgevi che la pasta era sciapa era una conquista personale.
Schiacci la sigaretta nella mezza noce di cocco. C'è solo una cosa da fare. Bisogna organizzare una degustazione comparativa di orzo.
E solo un uomo ha la competenze e la psicopatia adeguata per prestarsi all'esperimento. Chiamo quest'uomo. Spiego il problema. Ci sei? Chiedo.
Un'ora dopo, sono in Corso Sempione con Monsieur Barbon, quasi sommellier, completo di taccuino da degustazione sotto il braccio e pipa tra le labbra.
Un locale che alle cinque di pomeriggio ha già gli aperitivi sui vassoi non va bene.
Il barista ci prepara un orzo piccolo in tazza grande.
L'orzo degustato in tazza piccola o grande mantiene il medesimo sapore. Ovviamemte, nella tazza grande si ha maggiore dispersione sia a livello olfattivo, sia di calore. L'orzo in tazza piccola risulta quindi maggiormente spiccato dal punto di vista olfattivo, nonché maggiormente "cremoso" al palato.
Stringo la mano a Monsieur Barbon, accendo la sigaretta.
Passa un tram, antidiluviano e bellissimo. I genitori riaccompagnano a casa i nuovi milanesi. I locali mettono in mostra tripudi di pasta e salumi, come tesori in una caverna incantata.
Fumo la mia sigaretta, mentre la città lucida le suo giostre, e prepara i suoi cocktail e i suoi lecca lecca per i bambini in cravatta che tra poco usciranno dall’ufficio.