sera uno spettacolo di teatro, cabaret o cantautorile, e ha la Menabrea alla spina. Se arrivi al circolo Arci Cicco Simonetta e hai una discreta fortuna puoi imbatterti in Love is in the hair, di e con Laura Pozone.
Ricordo una volta in cui mi vide sollevare malamente un bambino, figlio di un'amica comune, e, scivolando un filo nel romano originario, mi disse "È un regazzino, mica un prosciutto." Ricordo bene che mi ispirò un'istintiva simpatia, credo causata da un ossimoro fisiognomico-comportamentale: colpisce a prima vista per la curva aristocratica delle sopracciglia ed una certa composta serietà, si rivela ad un'indagine appena più approfondita una emerita cazzona.
Ma arriviamo a Love is inthe Hair. Ricordo bene che, ad un San Remo di qualche anno fa, Alex Britti si presentò con una canzone che aveva scritto lui, e che non riusciva a cantare. Sulle note più alte, si strozzava come il gallo di
Asterix. Quello che noi pensavano da casa era: ma porca di quella miseria schifosa, te la sei scritta tu, non potevi scrivertela più adatta alla tua voce? Ma che sei, demente e cerebroleso?
Ecco Laura Pozone non ha fatto questo errore. Il suo testo se l'è cucito addosso come una seconda pelle, in modo che mettesse i risalto i suoi due maggiori punti di forza: la versatilità e la cazzoneria. In "Love is in the hair" Laura si divide tra sei personaggi, e quattro dialetti, con una riuscitezza ed una facilità che può essere resa possibile solo da una preparazione solida e completa. Guardare Laura Pozone è come guardare il polpaccio di un ciclista: ci vedi l'allenamento, il tempo, la dedizione.
In sala la gente ride e se la diverte. Io mi gusto una Menabrea con Chiara Boscaro, autrice di "Non voltarti indietro", qui sotto in versione mezzatesta.
E se non hai visto lo spettacolone
hai un'altra occasione
per gustarti la Pozone
viene a veder la Maratona
l'8 dicembre in Rimidia recita Pozona
che è tanta brava quanto...
una professionista molto preparata.