
di Chiara Boscaro
1. Nome: Allegra (e giuro non è nomen omen e mia madre non è fricchettona come si può pensare) de Mandato.
2. Età.: 31, ma considerando che i trenta sono i nuovi venti…che i tredici sono i nuovi venticinque…e che sono abbastanza vecchia dentro, boh!
3. Da dove arrivi?
Da Modena, stazione di Modena. Sono nata a Carpi, ho vissuto a Modena fino ai diciannove anni e poi a Bologna per cinque anni (con tappe a Torino e Toulouse), ma arrivo da Modena e sono fieramente emiliana.
4. Dove stai ora? Anche esistenzialmente parlando?
Ora, ora sto in treno.
Ora, in questo momento storico a Roma.
Esistenzialmente vivo in un momento di schizofrenia, a metà tra l’astratto di lavorare con la testa e dimenticarmi del corpo e con il concreto di avere una figlia di tre anni che mi porta ad avere il corpo ben fisso a terra. Quindi anche esistenzialmente parlando sto a Roma.
5. Cosa fai per campare?
Fatico a fare una cosa sola per campare. In che senso campare? Scrivo, qualunque cosa serva per pagare le bollette. Quando riesco vendo libri in maniera intermittente. Ma fondamentalmente scrivo. Sottolineo il qualunque cosa e non esitate a contattarmi per le cose più disparate (liste della spesa, manifesti motivazionali, lettere d’amore…). Presto avrò un lavoro serio vedrete.
6. Spiega al nostro lettore medio la differenza tra sceneggiatore e autore teatrale.
Nessuno dei due ha la manualità per fare lo scenografo o le basi di coordinamento per fare il coreografo. Tutti e due raccontano storie. Nessuno dei due è sano, completamente.
7. Cosa fai in questo preciso momento?
Esco da una settimana di full immersion con diciotto drammaturghi e Antonio Latella al Teatro Valle, sono sopra un Freccia Rossa diretto a Bologna e rispondo alle domande di una Pazza…
8. Cosa farai di qui a breve?
Dormirò dodici ore di fila. Poi entrerò dentro un lavoro teatrale che sto iniziando a macinare su Don Chisciotte e una scrittura di un cortometraggio a quattro mani con un bravissimo collega. Senza dimenticare di dormire molto.
9. Cosa vuoi fare entro i prossimi 10 anni?
Ma che davvero? Ma ste cose non portano sfiga…va bè…Non lo so o forse lo so. Vorrei crescere in forza e capacità d’incassare. Vorrei aprire una libreria. Vorrei ancora scrivere e avere più coraggio. Vorrei che i quaranta fossero i nuovi quaranta.
10. Qual è il tuo rapporto con tutte quelle cose teatrali tipo pancia, sangue, sudore, autismo ecc.?
Autismo? No, sto solo mettendo in ordine le matite per lunghezza in un astuccio, mentre scrivo senza accorgermene…autismo?assolutamente no . Sangue, pancia e sudore ce li ho, ma un po’ invertiti e doloranti. Preferisco non parlare però di cacca e simili.
11. Nord o sud?
Sono del Nord e sento il richiamo della nebbia, della pioggerellina, della puntualità, di una certa freddezza, ma vivo al centro sud e mi piace il casino, la libertà, il caldo e l’accento. Il Sud mi affascina e il Nord mi appartiene. Mi sto annoiando da sola e rispondo esticazzi?
12. Città o campagna?
Città. Sempre. Magari con il mare ma città. La campagna mi mette molta ansia. Troppi spazi aperti. (autismo? Assolutamente no)
13. Fatti una domanda e datti una risposta.
Avrò annoiato abbastanza? Spero di sì.
14. Augura buon anno al nostro lettore medio. Sii un po' creativa, per favore.
Buon anno lettore medio, metticela tutta per portare a casa la pelle e ricordati sempre di chiudere bene i pacchetti dei biscotti altrimenti rimangono mollicci e di non fare entrare l’aria nel barattolo del pesto, il botulino non è una bella cosa. (autismo? Assolutamente no.)
1. Nome: Allegra (e giuro non è nomen omen e mia madre non è fricchettona come si può pensare) de Mandato.
2. Età.: 31, ma considerando che i trenta sono i nuovi venti…che i tredici sono i nuovi venticinque…e che sono abbastanza vecchia dentro, boh!
3. Da dove arrivi?
Da Modena, stazione di Modena. Sono nata a Carpi, ho vissuto a Modena fino ai diciannove anni e poi a Bologna per cinque anni (con tappe a Torino e Toulouse), ma arrivo da Modena e sono fieramente emiliana.
4. Dove stai ora? Anche esistenzialmente parlando?
Ora, ora sto in treno.
Ora, in questo momento storico a Roma.
Esistenzialmente vivo in un momento di schizofrenia, a metà tra l’astratto di lavorare con la testa e dimenticarmi del corpo e con il concreto di avere una figlia di tre anni che mi porta ad avere il corpo ben fisso a terra. Quindi anche esistenzialmente parlando sto a Roma.
5. Cosa fai per campare?
Fatico a fare una cosa sola per campare. In che senso campare? Scrivo, qualunque cosa serva per pagare le bollette. Quando riesco vendo libri in maniera intermittente. Ma fondamentalmente scrivo. Sottolineo il qualunque cosa e non esitate a contattarmi per le cose più disparate (liste della spesa, manifesti motivazionali, lettere d’amore…). Presto avrò un lavoro serio vedrete.
6. Spiega al nostro lettore medio la differenza tra sceneggiatore e autore teatrale.
Nessuno dei due ha la manualità per fare lo scenografo o le basi di coordinamento per fare il coreografo. Tutti e due raccontano storie. Nessuno dei due è sano, completamente.
7. Cosa fai in questo preciso momento?
Esco da una settimana di full immersion con diciotto drammaturghi e Antonio Latella al Teatro Valle, sono sopra un Freccia Rossa diretto a Bologna e rispondo alle domande di una Pazza…
8. Cosa farai di qui a breve?
Dormirò dodici ore di fila. Poi entrerò dentro un lavoro teatrale che sto iniziando a macinare su Don Chisciotte e una scrittura di un cortometraggio a quattro mani con un bravissimo collega. Senza dimenticare di dormire molto.
9. Cosa vuoi fare entro i prossimi 10 anni?
Ma che davvero? Ma ste cose non portano sfiga…va bè…Non lo so o forse lo so. Vorrei crescere in forza e capacità d’incassare. Vorrei aprire una libreria. Vorrei ancora scrivere e avere più coraggio. Vorrei che i quaranta fossero i nuovi quaranta.
10. Qual è il tuo rapporto con tutte quelle cose teatrali tipo pancia, sangue, sudore, autismo ecc.?
Autismo? No, sto solo mettendo in ordine le matite per lunghezza in un astuccio, mentre scrivo senza accorgermene…autismo?assolutamente no . Sangue, pancia e sudore ce li ho, ma un po’ invertiti e doloranti. Preferisco non parlare però di cacca e simili.
11. Nord o sud?
Sono del Nord e sento il richiamo della nebbia, della pioggerellina, della puntualità, di una certa freddezza, ma vivo al centro sud e mi piace il casino, la libertà, il caldo e l’accento. Il Sud mi affascina e il Nord mi appartiene. Mi sto annoiando da sola e rispondo esticazzi?
12. Città o campagna?
Città. Sempre. Magari con il mare ma città. La campagna mi mette molta ansia. Troppi spazi aperti. (autismo? Assolutamente no)
13. Fatti una domanda e datti una risposta.
Avrò annoiato abbastanza? Spero di sì.
14. Augura buon anno al nostro lettore medio. Sii un po' creativa, per favore.
Buon anno lettore medio, metticela tutta per portare a casa la pelle e ricordati sempre di chiudere bene i pacchetti dei biscotti altrimenti rimangono mollicci e di non fare entrare l’aria nel barattolo del pesto, il botulino non è una bella cosa. (autismo? Assolutamente no.)