
- Chi sei?
- Domanda esistenziale… chi sono… mi chiamo Chiara Boscaro (Bóscaro, non Boscàro, che gli accenti qualcuno mi ha detto che sono importanti). Ho 28 anni, provengo orgogliosamente dall’hinterland milanese delle grandi fabbriche e sono figlia di una segretaria e di un progettista meccanico. Come sono arrivata al teatro? Boh.
- Che cosa fai per campare?
- Altra domanda esistenziale… mi attengo a una diceria che non ho mai verificato ma mi piace troppo: si dice che in Germania esista una parola per la professione che ti dà un’identità e una per il lavoro che fai per campare. Beh, io sono una drammaturga, e per campare faccio tutta una serie di altre cose, altrettanto onorevoli ma che non definirei proprio identificanti.
- Perchè lo fai?
- Il teatro? Perché lo faccio? Che domande, perché è la cosa più bella del mondo!
- Quando sei stata selezionata a spacciatori di sogni cosa hai pensato?
- “Oddio, e adesso quando cazzo lo provo…”, avevo la lettura di lì a due settimane e stavo partendo per due settimane di lavoro a Roma!
- Il complimento più grande che ti hanno fatto in questa occasione
- Il fatto che gli attori siano rimasti a provare per tre ore al freddo una follia su Freud è già il complimento più grande che potessero farmi.
- Il commento più idiota
- Non è un commento ma si commenta da sé. Io ho una specie di tradizione scaramantica con i fotocopiaroli. La prima volta che portai un copione a stampare il fotocopiarolo lesse il titolo e mi disse “Questo lo voglio vedere!”. Il fotocopiarolo nuovo vede “Freud aiuta il Paese a sorridere” e mi fa “Quante copie di Fred?”. E lì io penso “Cominciamo bene…”
- Questa iniziativa cosa ti ha portato?
- Il raffreddore. E i reumatismi. E la consapevolezza che gli autori possono e devono dire la loro, per provare a ricostruire un teatro sensato per nuovi tempi e nuove comunità.
- Cosa invece non ti è piaciuto?
- A questa domanda non rispondo. Sono in mood “cartone animato giapponese con ragazzina ottimista” e non rispondo. Non tentatemi, non lo faccio.
- Dove ti potremo vedere prossimamente?
- Il 22-23 Maggio al Teatro della Luna di Milano debutto con “Un giorno torneranno” (regia di Marcela Serli, con Silvia Pernarella), mentre il 23 Giugno, se avete voglia di farvi una scampagnata, sarò al “Il Giardino delle Esperidi Festival” (Campsirago di Colle Brianza) con un altro debutto, “Non voltarti indietro” (regia di Marco Di Stefano)
- Perché cavolo hai risposto a queste domande?
- E io che cavolo ne so?