
di Chiara Boscaro
1. Chi sei?
Sono Carolina De La Calle Casanova, drammaturga, scrittrice e regista. Diciamo che la vita non mi lascia lavorare.
2. Da dove vieni?
Dalla calda e precaria spagna.
3. Dove vai?
Se lo sapessi avrei già fatto il biglietto; diciamo che sono in continuo checking. Ora vorrei uno spazio dove lavorare e un lavorare dove creare spazi.
4. La tua parola preferita?
Ultimamente? Attitudine. Mia madre dice che è tutto colpa o merito dell’attitudine.
5. Hai 30 parole per pubblicizzare il tuo ultimo progetto.
Giuseppe Catozzella, autore del romanzo di indagine Alveare (n.d.r. Rizzoli, 2011), mi chiede di farne la versione teatrale. Dico di no. Poi lo leggo per la seconda volta e accetto. Da allora incontro (n.d.r. qui le 30 parole sarebbero finite, ma diciamo che oggi mi sento buona) molte persone che mi parlano della mafia al nord e scrivo. E’ nata una trilogia teatrale: Quinta mafia (in scena al Teatro Ringhiera di Milano dal 6 al 9 Febbraio, Zia Severina è in piedi e La bestia dentro. E’ nato un percorso di formazione per adolescenti sulla mafia. Siamo stati in Slovacchia e a Quarto Oggiaro. Abbiamo paura e coraggio.
6. Cosa significa "Quinta mafia"?
Ci sono 4 mafie di denominazione italiana; la camorra, i basilischi (che però contano pochissimo), la sacra corona unita, la mafia siciliana e la ‘ndrangheta. La Quinta è quella che si mischia, si contamina, quella non definita nel nord, quella dei soldi veri e dello Stato. La quinta mafia è silenzio.
7. Cos'è la drammaturgia?
La base del mio fare, la struttura dove si appoggia oltre alle parole, tutto il resto, la domanda finale che racchiude altre domande. Un bel casino.
8. Ma quindi che lavoro fai, per davvero?
Scrivo. Ripeto; scrivo. Poi scrivo anche le parole, ma per davvero scrivo.
9. Ma perché, di tutti i Paesi che ci sono, proprio l'Italia?
L’amore. L’amore non si sceglie, vero? Ecco.
10. Dì ai milanesi qualcosa che non sanno a proposito della loro città.
Che è meravigliosa quando piove, quando è grigia, quando fuma di velocità e superficialità. A Milano si nasconde una volontà disperata di vita che va sradicata dai pregiudizi.
1. Chi sei?
Sono Carolina De La Calle Casanova, drammaturga, scrittrice e regista. Diciamo che la vita non mi lascia lavorare.
2. Da dove vieni?
Dalla calda e precaria spagna.
3. Dove vai?
Se lo sapessi avrei già fatto il biglietto; diciamo che sono in continuo checking. Ora vorrei uno spazio dove lavorare e un lavorare dove creare spazi.
4. La tua parola preferita?
Ultimamente? Attitudine. Mia madre dice che è tutto colpa o merito dell’attitudine.
5. Hai 30 parole per pubblicizzare il tuo ultimo progetto.
Giuseppe Catozzella, autore del romanzo di indagine Alveare (n.d.r. Rizzoli, 2011), mi chiede di farne la versione teatrale. Dico di no. Poi lo leggo per la seconda volta e accetto. Da allora incontro (n.d.r. qui le 30 parole sarebbero finite, ma diciamo che oggi mi sento buona) molte persone che mi parlano della mafia al nord e scrivo. E’ nata una trilogia teatrale: Quinta mafia (in scena al Teatro Ringhiera di Milano dal 6 al 9 Febbraio, Zia Severina è in piedi e La bestia dentro. E’ nato un percorso di formazione per adolescenti sulla mafia. Siamo stati in Slovacchia e a Quarto Oggiaro. Abbiamo paura e coraggio.
6. Cosa significa "Quinta mafia"?
Ci sono 4 mafie di denominazione italiana; la camorra, i basilischi (che però contano pochissimo), la sacra corona unita, la mafia siciliana e la ‘ndrangheta. La Quinta è quella che si mischia, si contamina, quella non definita nel nord, quella dei soldi veri e dello Stato. La quinta mafia è silenzio.
7. Cos'è la drammaturgia?
La base del mio fare, la struttura dove si appoggia oltre alle parole, tutto il resto, la domanda finale che racchiude altre domande. Un bel casino.
8. Ma quindi che lavoro fai, per davvero?
Scrivo. Ripeto; scrivo. Poi scrivo anche le parole, ma per davvero scrivo.
9. Ma perché, di tutti i Paesi che ci sono, proprio l'Italia?
L’amore. L’amore non si sceglie, vero? Ecco.
10. Dì ai milanesi qualcosa che non sanno a proposito della loro città.
Che è meravigliosa quando piove, quando è grigia, quando fuma di velocità e superficialità. A Milano si nasconde una volontà disperata di vita che va sradicata dai pregiudizi.