
Confesso che io da sempre ho la passione per l'orto da terrazzo. L'orto da balconcino. Da finestra, da davanzale. L'orto da vasca da bagno, da retro del box, da cassetta della sabbietta del gatto, da bottiglia di plastica. Lo faccio orizzontale come tutte, ma anche verticale, appesa a un muro, alla finestra, sopra la lavatrice, bulbi negli armadi, semi nelle tasche.
Sono quella che se mangia l'avocado fa il seme con i tre stuzzicadenti che poi puzza di carogna nell'armadio, mangio il Pomelo e conservo i semini sputacchiati nei fazzoletti.
Ho una pianta di amareno che supera il soffitto di due volte e che si sporge in fuori da far paura, un melo con una forma storta anche lui che chiede aiuto sporgendosi dalla facciata del palazzo (erano piccini prima...) adesso dovrò prendere un furgone per portarli nella natura liberi e felici. Ho un vitigno tutto aggrovigliato ai cui piedi spuntano delle fragole.
Ho fatto negli anni ogni genere di coltura: pomodoro, voto 10, zucchino, voto 10, melanzano (anche se mi spara una pallina da ping pong viola dopo un'intera estate grande soddisfazione).
Ho fatto la lattuga dove si sdraia il gatto, la carota (una sola) dove il gatto ha scavato, ho fatto anche il cetriolo, con scarsi risultati.
Da piccola ho fatto i fagioli. Uno era grandissimo e io continuavo a dire a mia mamma di non tagliarlo perché doveva crescere alto sopra le nuvole e che sopra avrei trovato un altro mondo come nella favola.
Sì ho fatto anche (ma in adolescenza) esperimenti di orto chimico. Con il risultato di avere delle piante enormi da fantabosco tutte di nome Bob Marley, che nemmeno il Leoncavallo. Mia mamma chiedeva che piante fossero. Un giorno mio padre “che non aveva mai nemmeno fumato uno spinello” dice lui, le ha confessato la natura della mia coltivazione.
Mia mamma, lì, me le ha fatte a pezzi con il machete e le ha eliminate. “Tanto erano tutti maschi”, le ho detto. Chissà cosa ha pensato.
Non capiva che il mio interesse era unicamente dovuto al mio amore per le piante. Non mi voleva credere. E dire che io ero sincerissima! (Sono incompresa da sempre)
Quest'anno ho curato l'orto della casa di mia nonna in montagna e pensavo di raccontarvi la sua storia, così quelle di voi più esperte mi possono consigliare anche sulle sorti di Melo torre di Pisa e di Reno Amareno grattacielo. Per i due amici è previsto un viaggio futuro e solo progettato malamente, nel suv del padre di mio marito con baule aperto verso la casa in montagna. Si acclimateranno a 1200 metri? Help!
Sono quella che se mangia l'avocado fa il seme con i tre stuzzicadenti che poi puzza di carogna nell'armadio, mangio il Pomelo e conservo i semini sputacchiati nei fazzoletti.
Ho una pianta di amareno che supera il soffitto di due volte e che si sporge in fuori da far paura, un melo con una forma storta anche lui che chiede aiuto sporgendosi dalla facciata del palazzo (erano piccini prima...) adesso dovrò prendere un furgone per portarli nella natura liberi e felici. Ho un vitigno tutto aggrovigliato ai cui piedi spuntano delle fragole.
Ho fatto negli anni ogni genere di coltura: pomodoro, voto 10, zucchino, voto 10, melanzano (anche se mi spara una pallina da ping pong viola dopo un'intera estate grande soddisfazione).
Ho fatto la lattuga dove si sdraia il gatto, la carota (una sola) dove il gatto ha scavato, ho fatto anche il cetriolo, con scarsi risultati.
Da piccola ho fatto i fagioli. Uno era grandissimo e io continuavo a dire a mia mamma di non tagliarlo perché doveva crescere alto sopra le nuvole e che sopra avrei trovato un altro mondo come nella favola.
Sì ho fatto anche (ma in adolescenza) esperimenti di orto chimico. Con il risultato di avere delle piante enormi da fantabosco tutte di nome Bob Marley, che nemmeno il Leoncavallo. Mia mamma chiedeva che piante fossero. Un giorno mio padre “che non aveva mai nemmeno fumato uno spinello” dice lui, le ha confessato la natura della mia coltivazione.
Mia mamma, lì, me le ha fatte a pezzi con il machete e le ha eliminate. “Tanto erano tutti maschi”, le ho detto. Chissà cosa ha pensato.
Non capiva che il mio interesse era unicamente dovuto al mio amore per le piante. Non mi voleva credere. E dire che io ero sincerissima! (Sono incompresa da sempre)
Quest'anno ho curato l'orto della casa di mia nonna in montagna e pensavo di raccontarvi la sua storia, così quelle di voi più esperte mi possono consigliare anche sulle sorti di Melo torre di Pisa e di Reno Amareno grattacielo. Per i due amici è previsto un viaggio futuro e solo progettato malamente, nel suv del padre di mio marito con baule aperto verso la casa in montagna. Si acclimateranno a 1200 metri? Help!